LO SGUARDO LUNGO

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domenica 3 ottobre 2010

IL PRESIDENTE DELL'UNIONE DELLE COMUNITA' EBRAICHE ITALIANE COMMENTA LE DISGUSTOSE DICHIARAZIONI DI CIARRAPICO ED ANCHE L'ASSENZA DI SIGNIFICATIVE REAZIONI

Con grande delicatezza il Presidente dell'Unione delle Comunità Ebraiche Italiane ha atteso la fine del periodo festivo ebraico e del Sabato per commentare le disgustose dichiarazioni di Ciarrapico (senza dimenticarsi di rilevare anche alcune reazioni compiacenti).
Un tale personaggio non valeva certo l'infrangere un'antica regola.
Gadi Polacco

Gli ebrei italiani nel vedere ed ascoltare l’esternazione del senatore Ciarrapico hanno provato rabbia e sconforto.

Ciarrapico non ha sorpreso perché tutti sanno che egli si è limitato, in un momento di sincerità, a dire ciò che ha sempre pensato degli ebrei, coerentemente con la sua formazione e la sua mentalità.

Lo sconforto è nato da ciò che si è potuto cogliere intorno a lui: sorrisi, consenso, evidente soddisfazione di altri senatori che si compiacevano del fatto che qualcuno trovasse il coraggio di sfidare la correttezza politica e di ingiuriare nuovamente gli ebrei.

Nessuno dei presenti ha avuto la sensibilità, l’intelligenza e la prontezza per reagire, come sarebbe stato necessario, per tutelare soprattutto la dignità e l’onorabilità del Senato.

Così, all'incomprensibile silenzio del Presidente dell’Aula, si è aggiunta la replica del Presidente del Consiglio che non ha colto la gravità delle affermazioni di Ciarrapico e ha risposto in maniera assolutoria alle offese agli ebrei rinnovando la sua amicizia allo Stato di Israele, cioè confondendo due diverse entità.

E’ sconfortante dover verificare l’alto prezzo che le istituzioni stanno pagando per il grave errore commesso da chi ha proposto e sostenuto l’elezione di una persona che si è sempre rivelata pronta a calpestare i valori fondamentali dello stato democratico.

Siamo in attesa di vedere se il Presidente del Senato e il Presidente del Consiglio adotteranno provvedimenti diretti a sanzionare quella grave offesa che è stata rivolta non solo agli ebrei ma alle Istituzioni nazionali, soprattutto per evitare che simili episodi si possano ripetere.
Renzo Gattegna
Presidente dell'Unione delle Comunità Ebraiche Italiane


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