LO SGUARDO LUNGO

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domenica 10 febbraio 2013

ESCLUSIONE DA S.REMO DEGLI ALMAMEGRETTA PER MANCATA ESIBIZIONE DI RAIZ VENERDI SERA?!

Giletti da RAI 1 riferisce di rumors da S.Remo circa la possibile
esclusione degli Almamegretta legata al fatto che il loro
cantante,Raiz,non canterebbe venerdi sera in osservanza delle norme
ebraiche relative allo Shabbath (il Sabato ebraico). Con la kermesse
sanremese la polemica ad arte è sempre in agguato , per mere questioni
pubblicitarie : la bufala pubblicitaria potrebbe quindi essere
tale,magari per poi concedere a qualcuno di mostrarsi campione della
società aperta e risolvere la questione trionfalmente. Sarebbe comunque
triste questa strumentalizzazione di un sentimento religioso da parte
dell'organizzazione dell'evento ma sarebbe ancora più triste, illiberale
e anticostituzionale se l'esclusione si verificasse anche perchè,al
contrario di quanto fanno finta di non sapere almeno alcuni degli ospiti
di Giletti (mentre sembrano divertiti nel commentare l'ipotetica
esclusione e fanno battutine che dimostrano gravi carenze culturali), la
cosa era ben nota da tempo all'organizzazione.
Già da giorni,infatti, si potevano leggere dichiarazioni di Raiz come
questa: "ho chiesto di non cantare il venerdì sera, perché il divieto di
lavorare è dal tramonto del venerdì sera al tramonto del sabato, e la
direzione mi ha risposto in modo molto conciliante, anche perché il
venerdì non c'è la gara". Il cavillo del "lo doveva sapere che si canta
anche il venerdi sera" ,pertanto, non è invocabile e comunque, dinanzi
alla televisione pubblica pagata dai contribuenti di ogni fede e non
credenti, non si può opporre un cavillo simile dinanzi ad una questione
di principio tutelata,si spera concretamente e non solo teoricamente,
dalla Costituzione. Anche questa è Laicità.

mercoledì 6 febbraio 2013

FESTA NAZIONALE DEL LIBRO EBRAICO (FERRARA) 2013 :VERRA' PREMIATO "LA VITA QUOTIDIANA NEL GHETTO", DI UMBERTO FORTIS, EDITO DALLA LIVORNESE EDIZIONI SALOMONE BELFORTE

Si è appreso oggi che tra i titoli che verranno premiati alla quarta Fiera del Libro Ebraico, la kermesse nazionale che si tiene a Ferrara ogni primavera, ci sarà anche un'opera edita dalla storica casa editrice ebraica livornese "Salomone Belforte". Si tratta del volume "La vita quotidiana nel ghetto" del veneziano Umberto Fortis, autore di numerosi volumi sia di tematica ebraica che di letteratura italiana.
Il volume è stato recentemente presentato a Livorno, a cura della locale sezione dell'Associazione Donne Ebree Italiane, presenti lo stesso autore e l'editore Guido Guastalla .
Il rapporto tra il prof. Fortis e Livorno è profondo ed ha anche radici familiari che si riconducono alla sorella Nella, moglie dello scomparso Rabbino Bruno Polacco (z.l.), ed ai nipoti Dani (attualmente consigliere della locale Comunità Ebraica) e Gadi.
Umberto Fortis , studioso delle parlate giudaico-italiane, ha partecipato anni or sono anche al Convegno labronico sulla figura di Guido Bedarida (z.l.).
Complimenti vivissimi all'autore ed all'editore.


Comunitando
www.livornoebraica.org



Umberto Fortis


La vita quotidiana nel ghetto.

Storia e società nella rappresentazione letteraria (Sec. XIII-XX)



Edizioni Salomone Belforte & C. Livorno, 2012

Pagine 365

Prezzo € 20,00

ISBN 978-88-7467-067-3


© Salomone Belforte & C.

Editori librai dal 1805

Via Roma 43 57126 Livorno

www.salomonebelforte.com

info@salomonelforte.com


La pur estesa documentazione storica esistente riesce di rado a far luce su alcuni risvolti fortemente caratterizzanti della vita quotidiana del quartiere ebraico, sugli interessi culturali e religiosi della società, sulla sensibilità particolare di un ambiente chiuso e isolato, con le sue figure tipiche, il suo singolare modo di pensare, le sue superstizioni, la sua religiosità: insomma sulla 'storia minima', che è pur necessario complemento della 'grande storia', fatta di condotte e di espulsioni, di periodi di benevole concessioni alternati a momenti di dure restrizioni. Invece, è proprio attraverso una rivisitazione, anche se cursoria, di alcuni testi letterari e liturgici, opera di rabbini e non, o, su altro versante, dei versi di autori esterni al mondo ebraico e di anonimi verseggiatori estemporanei vissuti all'interno del quartiere de' giudei, che si può tentare di definire un'immagine del ghetto diversa, ma complementare alla visione storica tradizionale, e tale da integrare, almeno in parte, un panorama comunque complesso, e non sempre completamente definito. La facies colta della poesia 'profana', accanto a quella religiosa e liturgica, da un lato, la dimensione quotidiana, riflessa in scenette, squarci comici o versi dialettali e popolari, dall'altro, possono davvero rappresentare un utile corollario alle più impegnative indagini storiche che si sono ampiamente sviluppate negli ultimi tempi. Sono le due direzioni verso le quali aprono lo sguardo i saggi, editi o inediti, raccolti in questo volume, che tratta di prestatori e di robivecchi, spesso oggetto di derisione nel teatro comico, ma anche di rabbini poeti e di letterati, con il solo intento di avviare, attraverso un'analisi per campioni, un nuovo discorso sul ghetto, che non fu soltanto luogo di umiliante segregazione, ma pure di intensa elaborazione culturale e di partecipazione alla vita letteraria della società italiana.

Umberto Fortis, docente di letteratura italiana e di letteratura ebraica italiana. Già direttore della Biblioteca-Archivio “Renato Maestro” della Comunità Ebraica di Venezia e curatore scientifico del nuovo museo ebraico della stessa comunità, oltre a saggi sulla letteratura dell'Ottocento, ha pubblicato, nel campo dell' “ebraistica”, tra l'altro, Ebrei e sinagoghe (Venezia 1973); Il ghetto sulla laguna (Venezia 1987); La parlata giudeo-veneziana, con P. Zolli (Roma 1979); Il ghetto in scena: teatro giudeo-italiano del Novecento (Roma 1989); Editoria in ebraico a Venezia (Venezia 1991); La “bella ebrea”: Sara Copio Sullam (Torino 2003); La parlata del ghetto di Venezia e le parlate giudeo-italiane (Firenze 2006). Ha curato: Venezia ebraica (Roma 1982); Vita di Jehudà: Leon Modena (Torino 2000); Adolfo Ottolenghi (Venezia 2003); L'antisemitismo antico (Torino 2004) e L'antisemitismo moderno e contemporaneo (Torino 2004).

domenica 3 febbraio 2013

Si è tenuto a Livorno il pranzo conviviale dell'Associazione d'Amicizia Ebraico Cristiana

Sala Lampronti al completo per il pranzo conviviale dell'Amicizia
Ebraico Cristiana di Livorno. Precedentemente il gruppo dei partecipanti
aveva visitato il Tempio di piazza Benamozegh, in un breve tour a più
voci condotto da Daniela Sarfatti Mosseri,Gadi Polacco e Guido Guastalla
: nella Sinagoga anche il saluto del Presidente della Comunità Mosseri.

Nel corso del pranzo il Maestro Leone Chaim, dell'Ufficio Rabbinico, ha
efficacemente intrattenuto gli ospiti approfondendo la tematica del
rapporto tra cibo ed ebraimo e spiegando anche le varie fasi rituali del
pranzo ebraico.

Interventi anche da parte di Caterina Meucci, Presidente AEC Livorno,
del Diacono Andrea Zargani e di Silvia Baldi Cucchiara, del Centro
"Gesher" (Servizio Evangelico per le Relazioni con Israele) di Ponte a
Egola.

Erano presenti anche i Consiglieri della Comunità Ebraica di Livorno
Silvia Ottolenghi Bedarida e Daniele Polacco, oltre a tanti Consiglieri
dell'AEC Livorno

Coordinamento organizzativo di David Novelli , con un plauso allo staff
di cucina.

Il momento conviviale è anche servito per gettare le basi delle prossime
iniziative, in vista dell'assemblea di marzo.

Comunitando
www.livornoebraica,org