LO SGUARDO LUNGO

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lunedì 28 gennaio 2013

FALSARI IN SINAGOGA A LIVORNO (BUFALA DEL 1942) : ECCO I DOCUMENTI CITATI OGGI DA "IL TIRRENO"

Ringraziando IL TIRRENO per l'articolo odierno, ecco i documenti
originali della vicenda, tragicomica visto il contesto persecutorio
dell'epoca.
Giusto in questi giorni nei quali si ripete il non nuovo ed insulso
ritornello secondo il quale il fascismo fece "anche cose buone" (cosa
peraltro comune ad ogni dittatura o governo democratico che però non
annulla e nemmeno attutisce aberrazioni ed errori) la minuziosa
pedanteria con la quale si applicarono le leggi razziali, purtroppo
utilmente propedeutiche alle deportazioni alle quali non mancarono di
collaborare spesso (direttamente o tramite delazione) cittadini italiani
ed autorità del nostro paese, si evince anche da questo episodio che
giustamente il cronista annota come non "cruento" e, per questo,
significativo di quale fosse il clima "normale".
Sono tanti gli esempi burocratici che testimoniano della precisa
applicazione delle norme razziali : basti pensare alla minuziosa
applicazione della dicitura "razza ebraica" sui certificati anagrafici.
Senza ausilio di computer la macchina funzionò talmente bene che tale
dicitura,ad esempio, la si ritrova anche sul certificato di nascita di
mio padre, per caso partorito a Cesenatico nel 1917 , località nella
quale mia nonna transitava, proveniente da Venezia, in fuga a causa
degli eventi bellici : 21 anni dopo l'apparato giunse anche a segnalare
al solerte funzionario di Cesenatico la necessità di apporre quella
dicitura, scritta a penna mentre altri comuni, compreso quello di
Livorno città della "tolleranza" a volte ostentata oltre misura, videro
bene di dotarsidi un bel timbro per facilitare il lavoro e rendere la
cosa più "elegante".
Scriveva Montanelli, rispondendo ancora oggi a quanti cercano di
sminuire quanto accadde, che già nel primo fascismo erano chiare le
radici razzistiche e che l'assunzione di leggi razziali, con tutta la
pomposa farsa (visto che si era in dittatura) dell'iter parlamentare
con tanto di firma di quel monarca nel nome del quale molti ebrei
combatterono e morirono nella prima guerra mondiale, furono scelta
autonoma e non imposta da alcuno.
Ecco perchè è importante contestualizzare quanto avvenne e cercare di
immergersi in quel clima, per capirlo (non certo per
giustificarlo,anzi) e per apprezzare ancora di più quanti si opposero,
nella cittadinanza come tra le forze armate e dell'ordine, a quanto
stava accadendo rischiando concretamente e di persona.

Gadi Polacco

Comunitando
www.livornoebraica.org

domenica 27 gennaio 2013

Giorno della Memoria a Livorno : piantati tre ulivi in ricordo degli ultimi tre Giusti riconosciuti.Intervento del Coro Ventura.

Tre ulivi piantati dinanzi al Tempio di piazza Benamozegh, vicino al
melograno innestato nel 2010 in occasione di Livorno capofila per la
Giornata della Cultura ebraica : dopo la deposizione di una corona alla
Lapide dei Deportati presso il cimitero ebraico labronico,e' stata
questa semplice ma sentita cerimonia ad avviare le iniziative della
giornata che prevede poi anche l'inagurazione.in Prefettura (dove il
Prefetto conferira' alcuni riconoscimenti) , della mostra sulla scuola
ebraica livornese durante le leggi razziali. Presenti i famigliari, i
tre ulivi piantati ricordano gli ultimi tre Giusti livornesi
riconosciuti come tali,ovvero Mario Canessa e i coniugi Lidia e Giovanni
Gelati. Tre brani cantati dal Coro Ventura,diretto dal Maestro Filidei
(il coro e' atteso nel pomeriggio a Ponte a Egola per un concerto),hanno
chiuso la cerimonia..


Nelle foto: il Coro Ventura,un momento della cerimonia e Pietro Cannavo'
e Massimo Brogna che hanno scelto e preparato gli ulivi da piantare.
www.livornoebraica.org Comunitando Blog di cose ebraiche livornesi e non
solo,con un occhio ad Israele

venerdì 25 gennaio 2013

Cordoglio per la tragedia di Salviano













Non si può essere insensibili dinanzi alla tragedia occorsa oggi a   Salviano e che, alla luce dei particolari che emergono, assume connotati   di carattere sociale che non possono non scuotere criticamente l'intera   società cittadina e spingerla, nel ricordo della piccola vittima, ad   interrogarsi circa il cosa fare per cercare di evitare simili terribili   accadimenti.  Sincere condoglianze alla famiglia del piccolo Angelo Di Alessandro ed a   tutti coloro che sono stati colpiti da quanto accaduto, unitamente ad un   profondo augurio di pronta e completa guarigione per i feriti.    Comunitando  www.livornoebraica.org      


Cordoglio per la tragedia di Salviano

Non si può essere insensibili dinanzi alla tragedia occorsa oggi a
Salviano e che, alla luce dei particolari che emergono, assume connotati
di carattere sociale che non possono non scuotere criticamente l'intera
società cittadina e spingerla, nel ricordo della piccola vittima, ad
interrogarsi circa il cosa fare per cercare di evitare simili terribili
accadimenti.
Sincere condoglianze alla famiglia del piccolo Angelo Di Alessandro ed a
tutti coloro che sono stati colpiti da quanto accaduto, unitamente ad un
profondo augurio di pronta e completa guarigione per i feriti.

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sabato 19 gennaio 2013

Leggi razziali : "è superfluo raccomandare che richiesta di cui sopra ha carattere strettamente riservato"

Non è per niente raro sentire dire che "tutto sommato","in fin dei conti" e così via, le leggi razziali italiane siano state in qualche modo più scena che sostanza, venendo in pratica eluse. Sono invece convinto del contrario,ovvero che furono applicate con pedante meticolosità e costituirono, oltre agli immediati enormi danni arrecati a cittadini divenuti per legge di seconda categoria (se par poco perdere in molti casi il lavoro,essere espulsi dalle scuole pubbliche e dalla vita sociale,e così via...), un purtroppo prezioso lavoro propedeutico agli arresti e alle deportazioni, non di rado atti ostili posti in essere con la compartecipazione e/o la delazione di italiani.
Sminuire le leggi razziali non è solo offensivo nei confronti di quanti le subirono ma anche verso chi, rischiando pur non essendone coinvolto,non accettò questa vergogna di stato e si ribellò.
Visto che ci avviciniamo al Giorno della Memoria, penso che sia utile vedere, tramite l'assetticità burocratica dell'apparato statale del tempo,un semplice esempio dell'ipocrita meticolosità con la quale ci si preparava alla raccolta degli elenchi degli ebrei , "rei" per il fascismo di essere tali.
L'apparato non cambia mai : "è superfluo raccomandare che richiesta di cui sopra ha carattere strettamente riservato"

Gadi Polacco
Comunitando
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