venerdì 22 aprile 2011
Settimo giorno di Pesach,la Pasqua Ebraica,e 25 Aprile : dalla liberazione dalla schiavitù d'Egitto a quella dal nazifascismo
L’uscita dall’Egitto rappresenta quindi il concetto stesso di libertà. e,commentano i Maestri, è questo il vero fatto rilevante,ancor più del pur celebrato miracolo dell'apertura delle acque: libertà che,quale concetto universale,vede il popolo ebraico uscire dalla schiavitù egiziana unitamente ad un folto gruppo di genti varie ,anche in cerca di libertà.
Il ricordo dell'uscita dall'Egitto che ogni ebreo deve cercare di rivivere,durante il Pesach,come se egli stesso vi avesse partecipato,in ossequio alla concezione attiva della storia secondo l'ebraismo che Dante Lattes (z.l.) ben ha descritto nei suoi scritti,si unirà quest'anno anche al ricordo della Liberazione che ci ripropone il 25 Aprile,ancora vivo in tanti che lo vissero direttamente e che ne tramandano il significato.
Se come ebrei fummo liberati una volta dall'Egitto,tappa fondamentale ed ineludibile della storia ebraica,quali ebrei ed italiani viviamo doppiamente la Liberazione dal nazifascismo nel ricordo di quanti (Alleati,Partigiani e Giusti che non si piegarono agli ordini) si opposero alla barbarie.
La solennità del Pesach non ci consentirà ,come ormai tradizione,di sfilare con lo striscione della Brigara Ebraica che combattè per liberare l'Italia ma ci donerà,invece,una triplice motivazione per festeggiare la libertà ritrovata.
Buon Pesach, buona Pasqua e buon 25 Aprile.
Gadi Polacco
www.livornoebraica.org
sabato 16 aprile 2011
Da lunedi sera (18 aprile 2011) inizia Pesach, la Pasqua ebraica : si "incontrerà" con la Pasqua cristiana. Una tipica ricetta livornese-
Alle comunità coinvolte,pertanto, COMUNITANDO - www.livornoebraica.org invia i più sinceri auguri!
Gadi Polacco
PESACH (fonte UCEI/Feste ebraiche)
La festa delle azzime
Pesach, la pasqua, è la prima delle tre grandi ricorrenze liete della tradizione ebraica. La festa commemora la liberazione dalla schiavitù d'Egitto, evento che diede origine alla vita indipendente del popolo d'Israele e che fu il primo passo verso la promulgazione della Legge divina.
Inizia il 15 del mese ebraico di Nissàn, nella stagione nella quale, in terra d'Israele, maturano i primi cereali; segna quindi l'inizio del raccolto dei principali prodotti agricoli. è anche nota col nome Hag hamatzot, festa delle azzime. In terra d'Israele Pesach dura sette giorni dei quali il primo e l'ultimo di festa solenne, gli altri di mezza festa. Fuori d'Israele - nella Diaspora - la durata di Pesach è di otto giorni, dei quali i primi e gli ultimi due sono di festa solenne. In ricordo del fatto che quando furono liberati dalla schiavitù gli Ebrei lasciarono l'Egitto tanto in fretta da non avere il tempo di far lievitare il pane, per tutta la durata della ricorrenza è assolutamente vietato cibarsi di qualsiasi alimento lievitato o anche solo di possederlo. Si deve invece far uso di matzà, il pane azzimo, un pane non lievitato e scondito, che è anche un simbolo della durezza della schiavitù.
I giorni precedenti la festa di Pesach sono dedicati a una scrupolosa e radicale pulizia di ogni più riposto angolo della casa per eliminare anche i piccoli residui di sostanze lievitate. Usanza mutuata anche dalla lingua italiana nella quale ricorre spesso l'espressione "pulizie di Pasqua" - sinonimo anche delle "pulizie di primavera".
La prima sera viene celebrato il Seder, in ebraico "ordine", suggestiva cena nel corso della quale vengono rievocate e discusse secondo un ordine prestabilito le fasi dell'Esodo, rileggendo l'antico testo della Haggadah. Si consumano vino, azzime ed erba amara in ricordo dei dolori e delle gioie degli Ebrei liberati dalla schiavitù. Si inizia con l'invito ai bisognosi ad entrare e a partecipare alla cena e si prosegue con le tradizionali domande rivolte al padre di famiglia dal più piccolo dei commensali; la prima di queste è volta a sapere "in che cosa si distingue questa notte dalle altre?". Tali quesiti consentono a tutti i presenti di spiegare, commentare, analizzare i significati dell'esodo e della miracolosa liberazione dall'Egitto, le implicazioni di ogni schiavitù e di ogni redenzione.
I simboli della festa, la scrupolosa pulizia che la precede, il pane azzimo vale a dire il "misero pane che i nostri padri mangiarono" - il Seder, la lettura della Haggadah, fanno sì che ben pochi bambini arrivino all'adolescenza senza conoscere la storia dell'uscita dell'Egitto e senza avvertire che questa è una parte essenziale della loro storia.
La matzà, il duro alimento che sostituisce il morbido e saporito pane di tutti i giorni, sta anche ad indicare il contrasto tra l'opulenza dell'antico Egitto, l'oppressore, e le miserie di chi, schiavo, si accinge a ritrovare appieno la propria identità.
Può anche ricordare che la libertà è un duro pane, così come l'eliminazione dei lieviti può rappresentare la necessità di liberarsi dalla corruzione della vita servile e anche dalle passioni che covano nell'intimo dell'animo umano.
UNA TIPICA RICETTA LIVORNESE
LA RICETTA DELLE "SCODELLINE", TIPICO DOLCE PER PESACH (PASQUA EBRAICA) DELLA TRADIZIONE LIVORNESE (DA ALCUNI RITENUTO DI ORIGINE SPAGNOLA) ED ASSAI DIFFUSO ANCHE ALTROVE:
Dovete avere a disposizione,misura per un commensale, 1 tuorlo d’uovo, 1 cucchiaio di zucchero, 6 mandorle dolci, 1 mandorla amara, 1 albume ogni 5 uova, buccia di limone grattugiata, cannella q.b. Come si preparano: mettete lo zucchero sul fuoco aggiungendo poca acqua e fatelo bollire fino a che attacca, ma facendo attenzione che non si scurisca. Intanto pelate e tritate le mandorle, aggiungetele allo zucchero e, quando il composto avrà cessato di bollire unite i tuorli uno alla volta sempre mescolando. A questo punto togliete dal fuoco diretto e continuate la cottura a bagnomaria, sempre mescolando, preferibilmente in un recipiente di pirex, a fuoco basso per una mezzora e fino a che dal composto non scompaia la schiuma. Addizionate la buccia di limone grattugiata e togliete dal fuoco mescolando finché non si raffredda. Aggiungete le chiare montate a neve, mettete il composto nelle tazzine e spolverate di cannella.
(da www.gustoblog.it )
NDR : in aggiunta a quanto sopra si consiglia,una volta terminata la preparazione, di lasciar "riposare" il tutto al buio (magari coprendo le tazzine con un canovaccio) per un giorno.
venerdì 15 aprile 2011
Kasheruth disorientata
L’ “affaire dolcetti”, caratterizzante Pesach 5771, diviene sempre più emblematico, intrigante e disorientante. Ripercorriamolo in sintesi: il primo passo avviene a febbraio mese nel quale, ad esempio, una Comunità avvisa gli iscritti e anticipa che proporrà delle alternative per Pesach. A ridosso della festa giungono la comunicazione del Rabbino competente per territorio e a ruota l’ulteriore ratifica del Consiglio dell’Assemblea rabbinica. I noti dolcetti non sono dunque kasher per Pesach 5771 nonostante detengano una certificazione estera. Disorientante, come viene commentato, ma chiaro, e occorre riconoscerlo, in controtendenza perché in genere siamo noi italiani a recepire indicazioni di autorità terze.
Accade però poi che da una Comunità arrivi un’indicazione “equivicina” alle due posizioni: l’Assemblea rabbinica vieta ma il prodotto ha la certificazione di un Rabbino evidentemente ritenuto altrettanto autorevole, pertanto ciascuno si regoli con libertà di scelta.
Che dire? Posizione pragmatica (della serie “tanto ciascuno opera come vuole”), rigolettiana (questa o quella per me pari sono), tattica o forse alla Don Abbondio?! Quale sia l’interpretazione preferita il tutto penalizza e disorienta il consumatore kasher al quale già non mancano problemi, difficoltà e incertezze (ad esempio circa una nota mozzarella e una “margarina” che poi tale non è, solo per citare casi recenti).
Se poi il bistrattato consumatore kasher italiano visionasse in questi giorni, in particolare, liste estere ma di questo mondo (ortodosse e di primario livello) reperibili e facilmente consultabili, ne uscirebbe ulteriormente frustrato, disorientato e irritato.
E allora, specialmente dopo un Congresso che ha chiaramente vincolato, anche in termini di spesa, UCEI e Assemblea rabbinica ad agire per una kasheruth diffusa, accessibile e chiara, non mi pare velleitario chiedere che si agisca in tal senso concretamente e celermente per fornire affidabili linee guida, su prodotti e certificatori, così da darmi una motivazione, per fare un ultimo esempio pratico, sul perché debba pagare, almeno in “periferia”, 3,5 euro una bottiglia di una nota bevanda che altrove, per quanti non seguono la proibizione per Pesach delle kitniot, é autorizzata senza necessita’ di certificazione…
Moadim lesinchà
Gadi Polacco, Consigliere della Comunità ebraica di Livorno
Note per i lettori:
kasheruth = insieme delle leggi alimentari ebraiche
kasher = ciò che è conforme,certificato od autorizzato,alle regole alimentari ebraiche
Pesach 5771 = Pasqua ebraica 2011
Moadim lesimchà = formula d'augurio per la festa
kitniot = cereali o legumi che gli ebrei ashkenaziti non consumano durante la Pasqua ebraica (nel corso della quale tutti gli ebrei evitano cibi lievitati)
La barbara uccisione di Arrigoni per mano di terroristi palestinesi
certi settori che ancora non capiscono,o non vogliono capire,che i veri
poveri palestinesi,ovvero i semplici cittadini,sono vessati e tenuti in
ostaggio da gruppi terroristici che a tutto pensano meno che alle
esigenze del popolo.Questi sono i loro amici e la barbara uccisione di
Arrigoni,comunque vittima ,mostra con quale moneta vengano ripagati i
"pacifisti",sinceri e illusi o "pacifinti" che siano.
Il terrorismo non è "l'arma dei poveri" ,stupido concetto ancora una
volta smentito ma molto amato in certi settori (sempre che a praticarlo
siano gli "amici"....).
mercoledì 13 aprile 2011
REGIONE TOSCANA E ONG "COOPERA", CON ALCUNI SPONSOR, LANCIANO DALLA "TOSCANA UN PACCHETTO TURISTICO TRA ISRAELE E PALESTINA". MA E' TUTT'ORO QUEL CHE LUCCICA?
Leggo il lancio dell'ASCA del 12 aprile e,tutto sommato,trovo interessante se non altro lo sforzo di equilibrio che appare dal testo.Cerco pertanto il programma specifico,"affidato ad Argonauta Viaggi" e qualche dubbio mi viene,a parte la retorica del "viaggio possibile" (!):
- "Israele e Palestina : due terre,non ancora due Stati,corpo separato di una cosa sola...",si legge all'inizio del programma. Certo,il "non ancora due Stati",specialmente in una certa ottica, può essere facilmente inteso come auspicio della nascita a breve di uno stato palestinese.Ma cosa vuol dire "corpo separato di una cosa sola" ?!
Non vorrei che si fosse ancora ancorati all'inutile utopia di uno stato unico che non si capisce,anche se si potrebbe forse intuire,di quale natura dovrebbe essere,dimentichi che pragmaticamente già nel 1947 l'ONU di espresse per due diversi stati uno dei quali,quello ennesimo arabo, non nacque mai per colpa e scelta della stessa parte araba (attiva invece,per fortuna senza successo,nel cercare di eliminare subito lo stato ebraico);
- anche la descrizione del viaggio non pare delle più neutrali. Pur visitando all'inizio due città israeliane (Akko e Haifa) ,per trovare cenno della non certo secondaria presenza ebraica (peraltro opportunamente ben menzionate le altre anime) occorre consolarsi con la frase,riferita a Haifa,"città giovane e notturna dove tracce arabe,ebraiche sufi e cristiane si confondono l'una con l'altra....". Haifa ha poi il "pregio" di essere "città lontana dalle pulsioni religiose e politiche di Gerusalemme" dove,par di intuire ovviamente evitando di ricordare che si tratta della capitale d'Israele, ci sono i cattivi governanti israeliani....peraltro "la città araba è ostinata,alcuni dei suoi quartieri sono sopravvissuti alle demolizioni" non è chiaro operate da chi ma,sempre seguendo l'ottica che esprime il viaggio,forse si può "intuire";
- tutto liscio nella descrizione della visita a Nablus e Gerico ma, perla delle perle,sarà possibile visitare il villaggio dei Samaritani "eredi degli unici ebrei che mai hanno lasciato la Palestina". Qui l'equazione è semplice : tranne gli antenati dei Samaritani,gli altri ebrei che vivono in Israele (senza dubbio parte della storica Palestina) sono coloni,occupanti o quel che volete voi di simile....andiamo bene!
- titolo a parte,per vedere menzionata la denominazione "Israele" dobbiamo giungere al settimo giorno,ovvero alla visita di Gerusalemme. Non illudetevi però,almeno stando a quanto viene descritto,di vedere anche il quartiere ebraico ed il cosiddetto "Muro del Pianto". Vedrete però,almeno quello,il museo "Yad Vashem,il memoriale ufficiale di Israele delle vittime ebree dell'olocausto". Nel ricordare che in quel luogo si conserva e si tramanda anche la memoria dei circa 22000 Giusti,delle varie fedi o non credenti,riconosciuti documentatamente tali (numerosi gli italiani) appare tipico di una certa mentalità politica,francamente obsoleta e quindi superata da tempo anche nella sinistra più moderna, il cercare di "equilibrare" lo sbilanciamento a sfavore dello Stato d'Israele con la pur sincera solidarietà verso il popolo ebraico per gli orrori della Shoà.
Insomma,ricordare le vittime israeliane del terrorismo che,ancora in questi giorni,lancia premeditatamente su civili decine e decine di razzi al giorno e mette bombe alle fermate degli autobus appare ancora un tabù.
Che dire quindi ? Un'occasione perduta (anche nella scelta delle foto e della grafica si è riusciti ad evitare riferimenti ebraici,evidentemente ritenuti avulsi da quei luoghi...) e a chi ritenesse questa lettura troppo pregiudiziale,indico quello che mi appare un freudiano passaggio posto al termine dell'opuscolo:
"Questa pubblicazione è stata realizzata con il sostegno finanziario dell'Unione Europea,della Regione Toscana e del Monte dei Paschi di Siena. Il suo CONTENUTO E' DI RESPONSABILITA' ESCLUSIVA DEGLI AUTORI E NON POTRA',IN NESSUN CASO,ESSERE CONSIDERATO IL PUNTO DI VISTA DEI FINANZIATORI".
Con tanti saluti alla coerenza tra idee ed atti conseguenti,cosa che in politica almeno dovrebbe avere un senso,direi proprio che questa mi pare una formula autoaccusatoria...
Gadi Polacco
www.livornoebraica.org
IL LANCIO DELL'AGENZIA ASCA
12-04-2011 COOPERAZIONE: DA TOSCANA PACCHETTO TURISTICO TRA ISRAELE E PALESTINA
(ASCA) - Firenze, 12 apr - Haifa e Acco, Gerico e Nablus.
Quattro citta' mediorientali, due israeliane e due palestinesi, che Regione Toscana e ong 'Coopera' hanno preso a esempio per dimostrare che ''reciproca comprensione, riconciliazione e coesistenza pacifica sono possibili''.
La 'strada' che collega i quattro centri (famosi per la loro storia antica ma anche per alcuni prodotti specifici: datteri, monili in argento e in bronzo, saponi, artigianato tessile), e' adesso percorribile anche grazie a un nuovo prodotto turistico che i partner del programma di cooperazione internazionale 'Med Cooperation' - finanziato da Unione Europea, Monte Paschi Siena e diversi enti locali toscani - stanno lanciando nel mercato dei viaggi.
'Il viaggio possibile' (questo il nome del pacchetto turistico nato dal progetto di cooperazione internazionale) ha l'ambizione di portare turisti italiani interessati alle ''tracce della storia e della rinascita''.
Tecnicamente affidato ad 'Argonauta Viaggi' la proposta si sviluppa su cinque date di partenza, con una durata di 8 giorni, quota individuale di partecipazione a partire da 1.320 euro, minimo 24 partecipanti.
''Un tipo di turismo diverso che ha anche la speranza di educare alla pace'', sottolinea il presidente Enrico Rossi.
afe/map/alf
(Asca)
martedì 5 aprile 2011
PESACH 5771/2011 - PRODOTTI ACQUISTABILI SENZA NECESSITA' DI PARTICOLARI CERTIFICAZIONI
PESACH 5771/2011 - PRODOTTI ACQUISTABILI SENZA NECESSITA' DI PARTICOLARI CERTIFICAZIONI
PESACH 2011/5771
PRODOTTI ACQUISTABILI, PRIMA DI PESACH, SENZA NECESSITA’ DI CERTIFICAZIONI SPECIFICHE
L’intento di questa lista,basata su fonti ufficiali che vengono citate esplicitamente,è semplicemente quello di rendere la vita più facile e,si spera,meno onerosa,al consumatore kasher. Per ogni dubbio rivolgersi ovviamente al Rabbino competente per territorio o,se non disponibile,all’Assemblea Rabbinica Italiana presso l’UCEI. Sul sito www.livornoebraica.org potrebbero essere inseriti degli aggiornamenti (cercare la sezione Pesach 5771)
Pesach kasher ve sameach,quindi,da
COMUNITANDO
(a cura di Gadi Polacco)
comunitando@livornoebraica.org
Le indicazioni che seguono,lasciate in lingua originale ,sono tratte dalla lista diffusa dal Consistoire de Paris, l’Autorità Rabbinica principale di Francia per Pesach 2011/5771. Chi avesse dubbi di traduzione si faccia assistere da qualcuno esperto.La selezione è basata sulla scelta di indicazioni di prodotti reperibili in Italia,non necessariamente ovunque ma probabilmente nei centri commerciali indicati ove presenti.
BICARBONATE DE SOUDE
(La levure chimique et le bicarbonate d’ammonium sont interdits)
CACAO
Cacao pur non sucré
VAN HOUTEN
CAFÉ
Café et café décaféiné, en grains ou moulu
LEGAL (Le Goût), CAFÉ des CHEFS; LA MAISON du CAFÉ;
LAVAZZA ; GRAND MÈRE; JACQUES VABRE; CARTE NOIRE ainsi
que DIA* (chez Ed) : *contrôler pour cette marque le
N°EMB 42005.
ILLY (Espresso ou Moka) : En Boîtes ou Dosettes.
LAVAZZA : Capsules plastiques de Pur Café de gammes BLUE et
ESPRESSO POINT.
NESPRESSO : Capsules de Pur Café non aromatisé des
gammes Espresso, Lungo, Pure Origine ou Decaffeinato et - pour
les collectivités – capsules plastiques de la gamme Business
Coffee Solutions.
Café soluble et Café soluble décaféiné
CARTE NOIRE Instinct ou MAXWELL HOUSE : toutes spécialités “
Pur Café ” fabriquées uniquement en Allemagne et identifiables
par les codes commençant par O7°°°°°°° imprimé sous les flacons
au dessous de la date limite d’utilisation - Sticks sachets individuels
pur café soluble : autorisés sans distinction de code.
NESCAFÉ : toutes spécialités ”Pur Café” fabriquées en France –
identifiables par le code ° °°° 0814°° imprimé sur l’étiquette des
flacons au dessous de la date limite d’utilisation - Sticks dosettes
individuelles pur café soluble : autorisés sans distinction de code
EAUX MINÉRALES
Eaux minérales naturelles et eaux de sources
Non aromatisées
EAUX MINÉRALES GAZEUSES
BADOIT non aromatisée (bouteilles verte et rouge) - PERRIER, uniquement
: nature, non aromatisée – SALVETAT non aromatisée.
FRUITS
Frais - Surgelés
Entiers ou morceaux (mais non en purées), sans sirop et sans additifs
: de préférence n’utiliser que des fruits rouges (fraises, etc.) et
non des fruits de couleurs claires (melons, etc. pouvant être traités
aux antioxydants douteux pour Pessah).
FRUITS SECS
Triés et nettoyés avant Pessah
(Certaines communautés, principalement ashkénazes, s’abstiennent
durant Pessah de fruits secs décortiqués)Uniquement :
Abricots entiers importés de Turquie, en emballages
d’origine - barquettes ou cartons portant nom/adresse
en Turquie
Secs et plats (sans glucose dans la composition et ne portant pas
la mention ”moelleux”)
Amandes, (k) arachides, (k) graines de tournesol, noisettes,
noix, pignons et pistaches
Crus non salés
(k) Arachides Grillées, uniquement en coques
MAÎTRE PRUNILLE (au rayon “fruits’’ ou ‘’aides culinaires”), également
aux marques : CARREFOUR, CASINO, CORA, LEADER
PRICE, MATCH, U (Magasins U) - contrôler le N° EMB uniquement
13117 E ou 47049B.
Dattes
En branches, uniquement - non glucosées.
Figues entières importées de Turquie, en emballages - barquettes
ou cartons – portant nom/adresse en Turquie :
Sèches et plates, non glucosées et non farinées (non poudrées,
non brillantes et ne portant pas la mention ”moelleuses”).
Noix de coco
En cubes ou en lamelles, mais non en poudre.
Pruneaux d’Agen (avec ou sans conservateurs) non aromatisés
MAÎTRE PRUNILLE ou DOMINO (au rayon “fruits’’ ou ‘’aides culinaires”),
également aux marques : AUCHAN, CARREFOUR, CORA,
MATCH, PAQUITO (Intermarché) : contrôler le N° EMB uniquement
47049B.
PRUNIDOR - BELLE FRANCE (G20) et REFLETS de France (chez
Carrefour) : contrôler la mention ’’Fabriqué par Prunidor ’’ sur
l’emballage.
*Raisins secs Golden non moelleux (contrôler l’origine
spécifique “Afrique du Sud” dans la composition)
En sachets ou barquettes de 250 ou 500g : MAÎTRE PRUNILLE ou
DOMINO ; également aux marques : CORA, DESTINATIONS SAVEUR (Carrefour), ÉLODIE ou NETTO(Intermarché), MATCH et U- contrôler le N° EMB 13117 E ou 47049B. L’huile d’enrobageest de l’huile de palme certifiée kachère.
Raisins secs d’Afrique du Sud vendus en vrac cartons (ou
sachets)
Vérifier sur le carton (ou le sachet) la mention d’origine : S.A.D.
WELLINGTON ou FRUITS DU SUD (South Africa). L’huile d’enrobage
est de l’huile de palme certifiée kachère.
*Raisins Malaga
D’Australie (toutes marques)
*Raisins Sultanine naturels (sans huile et sans soufre)
CARREFOUR : contrôler le N° EMB 13117 E ou 47049B.
* Par précaution, il est conseillé d’acheter et rincer les raisins
secs, sous jet d’eau froide, avant l’entrée de Pessah, pour éliminer
toute trace de blé et corps étranger.
LÉGUMES
Conserves de Maïs, Haricots Verts
(k) BONDUELLE : Maïs en Grains sous vide en boîtes de 150g ou
1870g et Haricots Verts Extra-fins Rangés, en boîtes de 400g ou
800g – portant comme code d’usine L °°°° 007 °° heure :
minute… imprimé au fond de la boîte après la date limite.
Exemple : L 0 251 007 °° heure:minute…
(k) GEANT VERT uniquement Maïs doux (sans adjonction de poivrons)
RIZ (K)/RISO – SI RICORDA CHE GLI ASHKENAZIM NON USANO RISO (K=KITNIOT)
Pour les Séfaradim qui ont la coutume de consommer du riz à
Pessah, l’usage recommande de trier 3 fois le riz avant Pessah
pour éliminer les brisures ou grains étrangers.
Riz nature
Toutes marques : rond et long non étuvé.
Riz Long Grain étuvé sans aromates
UNCLE BEN’S
Riz aromatique naturel sans arôme
UNCLE BEN’S : Basmati, Thai.
Remarque : les riz Uncle Ben’s, bénéficiant d’une élimination des
grains étrangers, par tri optique, rendent moins nécessaire le tri
manuel avant Pessah.
SEL
Toutes marques : sel fin ou gros (mais pas les substituts de sel
interdits).
SUBSTITUTS DU SUCRE vendus en pharmacie
Comprimés : SUN SUC ou SKUN SUC uniquement.
Flacons de 200ml : POUSS’SUC ou HERMESETAS liquide (à l’exception
d’autres présentations : poudre ou comprimés - interdites)
SUCRE (à l’exclusion du sucre de canne)
Cristallisé, en poudre, sucre blanc en morceaux (mais
pas le sucre roux ni le sucre glace interdit) :
Toutes marques. Pour les sucres en morceaux, préférer les marques
SAINT LOUIS et ERSTEIN.
THÉ
Thé en sachets nature, non aromatisé,
uniquement
LIPTON : Yellow
Thé ou Thé vert vierge en
feuilles nature, non aromatisé
Toutes marques, mais de préférence d’origine “des Indes” ou
“de Ceylan”.
DALLA LISTA DEL LONDON BET DIN,INVECE,SI RICAVA QUANTO SEGUE:
Frozen Fish
All frozen Kosher species of fish, whole or
filleted, are permitted for Passover provided
some skin is still attached and no other
ingredients have been added. It is advisable
to rinse the fish before use.
Sweeteners
Hermesetas
P Liquid
P Mini
Cleaning Products
All products are approved in the following
categories:
Bleach
Dishwasher Detergents
Disinfectants
General Purpose Cleaner
Oven Cleaners
DALLA LISTA DELLA “OU” PER PESACH 2011/5771 (Orthodox Union) :
CLEANING PRODUCTS (non necessariamente tutti in vendita in Italia)
Ajax
All Purpose Cleaner-Lemon
Scent, Ammonia
All Purpose Cleaner,
Anti-bacterial Digestant,
Antibacterial Dishwashing
Liquid, Antibacterial
Dishwashing Liquid w/
Baking Soda, Carpet &
Upholstery Spot & Stain
Remover, Cleanser, CP
Lotion Detergent,
Dishwashing Liquid,
Dishwashing Liquid-Spring
Flowers, Disinfectant Bowl
Cleaner, Expert
Disinfectant Cleaner
Sanitizer Conc, Expert
Disinfectant Cleaner
Sanitizer U/Conc, Expert
Glass & Multi-Surface
Cleaner Conc, Expert Glass
& Multi-Surface Cleaner
R/T/U, Expert Glass &
Multi-Surface Cleaner
Ultra Conc, Expert High
Performance Degreaser
Cocontrate, Expert High
Performance Degreaser
Ultra Conc, Expert Liquid
Sanitizer Cocentrate, Expert
Liquid Sanitizer Ultra
Concentrate, Expert Meat
Room Degreaser
Concentrate, Expert
No-Rinse Hard Surface
Cleaner Ultra/Conc, Expert
Tub & Tile Cleaner
Concentrate, Fabuloso,
Heavy Duty Degreaser,
Lavender & Lemon Extracts
Super Degreaser Dishwashing
Liquid, Liquid
Laundry Detergent,
Liquid Laundry Detergent
w/Bleach Alternative, Pine
Forest All Purpose Cleaner,
Quik Solv Spray Cleaner,
Ruby Red Grapefruit
Dishwashing Liquid,
Scouring Creme, Smoke
& Malodor Expert Ultra Concentrate
Johnson
Diversey 115020.004
Tempest Solvent-Free
Cleaner/Degreaser,
Acifoam LP VF 10L,
Benefit, Cipton,
Command, D10
Concentrate, Defoam,
Delvak, Dioklor, Diton B,
Dividend, Divo Flow 185,
Divosan Activ, Divosan
Plus, Everest Three,
Ramsey FreQuency
Disinfectant Cleaner,
Natrasolve Citrus Solvent
Cleaner/Degreaser,
F.A.C.-106, Foam Free,
Forty-Seven Plus, Grease
Beast, Interest, Kompleet,
Liqua-Safe, Liquid Dipak,
Liquid Dupan, Liquid
Oxidet, Oven Brite, Phos
Free Acid, Plastigleam,
Renew, Rotate Plus,
Scrubstitute, Soak N
Shine, Soft Care Instant
Hand Sanitizer, Spec Tack
G, Spectak G VC1, Super
Dilac VA4, Tempest
Niagara
Scrubber & Sponge,
Scrubber Sponges,
Sponges
Nugget
Detergents, Disinfectants
Palmolive
Antibacterial Dishwashing
Liquid, Aromatherapy Anti
Stress Concentrated Dish
Liquid, Aromatherapy
Energy Concentrated Dish
Liquid, Aromatherapy
Tranquility Concentrated
Dish Liquid, Automatic
Dish Detergent Gel Fresh
Scent, Automatic Dish
Detergent Gel Lemon,
Automatic Dish Detergent
Gel Mountain Fresh,
Automatic Dish Detergent
Gel Spring Blossom,
Citrus Blast Scrub Buster
with MicroBeads, Crisp
Blast Scrub Buster with
MicroBeads, Dish Wipes
Lemon Grove Scent, Dish
Wipes Original Scent, Dry
Skin w/Aloe Dishwashing
Liquid, Fresh Blast Scrub
Buster w/MicroBeads, Max
Power Dishwashing Liquid,
Original Dishwashing
Liquid, Oxy-Plus Dish
Wipes, Oxy-Plus Dish
Wipes Alpine Purity,
Oxy-Plus Dish Wipes
Marine Purity, Oxy-Plus
Wipes Citrus Purity,
Palmolive Ultra Sunny
Breeze, Spring Sensation
Dishwashing Liquid-
Botanical Blend, Spring
Sensation Dishwashing
Liquid-Fresh Apple, Spring
Sensation Dishwashing
Liquid-Ocean Breeze, Spring
Sensation Dish-washing
Liquid-Orchard Fresh,
Spring Sensation
Dishwashing Liquid-Spring
Blossom, Spring Sensation
Dish-washing Liquid Berry
Blossom, Spring Sensation
Dishwashing Liquid Crisp
Cucumber Melon, Ultra
Antibacterial Dishwashing
Liquid, Ultra Lemon
Antibacterial Dish Liquid,
Ultra Vel Original, Vel
Baking Soda Naranja
(Orange), Vel Baking Soda
Toronja (Grapefruit), Vel
Original
Palmolive Eco
Citrus Automatic Dish
Detergent, Lavender
Automatic Dish Detergent,
Lemon Automatic Dish
Detergent
Palmolive
Pure & Clear Sparkling
Fresh Dishwashing Liquid,
Spring Fresh Dishwashing
Liquid
Scotch Brite
Dobie Cleaning Pad,
Scrubber & Sponge,
Sponges
COFFEE GROUND
& WHOLE BEAN
unflavored except
decaffeinated
Lavazza – Melitta
OLIVE OIL
(Extra Virgin Only)
Bertolli / Bertolli Riserva / Carapelli / Cirio /Monini / Sasso e molti altri (semplicemente,in varie liste,si autorizzano comunque tutti gli extra vergine d’oliva)
TEA - Instant
NESTEA
Regular Unflavored,
Decaffeinated Unflavored
TEA BAGS
unflavored
decaffeinated
lipton
TEA BAGS
unflavored except
decaffeinated
Lipton
WATER
Acqua Panna
Ferrarelle
Sempre dalla Orthodox Union,sito apposito dedicato a Pesach,si ricavano comunque queste indicazioni:
Bottled Water
All unflavored bottled water, seltzer and sparkling water is Kosher for Passover, even without any Kosher supervision.
Extra Virgin Olive Oil
All extra virgin olive oils are Kosher for Passover, even without any Kosher supervision.
Milk
Milk contains added vitamins that contain a slight chometz risk. Therefore it is best to purchase milk before Passover at which time chometz can be nullified (batel).
Salt (la nota sulle “kitniyos” ,kitniot, riguarda gli Ashkenazim)
Salt that is iodized by means of a corn derivative is (kitniyos) and therefore iodized salt requires Passover certification. Un-iodized salt does not require Passover certification, nor does sea salt.
Non-Food Items
The following may be used on Pesach without certification:
1. Aluminum foil
2. Baby ointments
3. Aluminum foil baking pans
4. Bags (plastic)
5. Body wash
6. Bowl and tub cleaner
7. Candles
8. Cardboard
9. Carpet cleaner
10. Charcoal
11. Conditioner
12. Copper and metal cleaners
13. Cork
14. Cosmetics (except possibly lipsticks)
15. Cupcake holders
16. Cups [paper (in the USA only), plastic or styrofoam]
17. Detergents
18. Dishwashing detergent
19. Drain opener
20. Fabric protectors
21. Furniture polish
22. Glass cleaner
23. Hair gels, sprays & mousse
24. Hair removers & treatments
25. Insecticides
26. Isopropyl Alcohol
27. Jewelry polish
28. Laundry detergents
29. Lotions
30. Napkins (paper)
31. Oven cleaner
32. Paper cups, plates and towels
33. Plastic containers
34. Pipe openers
35. Plastic bags, cups and plates
36. Plates [paper (in the USA only), plastic or styrofoam]
37. Scouring pads & powders
38. Shampoos
39. Shaving cream and gel
40. Shaving lotion
41. Silver polish
42. Skin cream
43. Soaps
44. Stick deodorant
45. Styrofoam cups or plates
46. Suntan lotion
47. Talcum powder (100% talc)
48. Toilet bowl cleaner
49. Towels (paper)
50. Water filters
Toothpaste, Mouthwash and Lipsticks
Rabbinical authorities disagree as to whether these items must have special Passover certification (and also year round kosher certification).Consult with your Rabbi about what you should do.
Medicine Guidelines
1. Known and tested medications in the form of creams, non-chewable pills and injections may be owned, used and consumed on Passover, even if they contain chametz or kitniyot, since they are inedible. This covers most medicines used by adults.
If an equally effective chametz-free alternative is available or procurable, this should be used instead.
a. It is permissible to grind pills and mix the powder into food items so that a child can take medicine on Passover. However, a doctor must be consulted to make sure that the child is getting the correct dosage and that the potency of the pill is not compromised by altering its consistency.
2. Liquid medicines, chewable pills and pills coated with a flavored glaze are considered palatable and may contain chametz. Also Gelcaps may present a problem because they may contain non-kosher edible gelatin.
Therefore:
a. If possible, they should be replaced —under the direction of a doctor — with a nonchewable, uncoated pill.
b. If substitution is not possible and the person is in a state of sakanah or safek sakanah (any possible danger to human life), the medication
may be owned and consumed. The same applies if the condition is not yet a safek sakanah but may deteriorate to that point.
A Rabbi should be consulted as to whether it is preferable to purchase the medicine before or on Passover, and as to how to dispose of the medicine once the danger passes.
c. If substitution is not possible and a doctor determines that there is no possibility of sakanah if the person does not take the medicine, a Rabbi should be consulted. He may be able to determine that the medicine does not contain chametz and/or kitniyot, or he may decide that the medicine may be consumed due to the seriousness of the patient’s condition.
3. In many cases, medicinal items which contain kitniyot are permitted for people who are ill. Questions on this issue should be directed to your Rabbi.
4. You should exercise extreme caution and consult with your doctor and Rabbi before making a decision not to take a medicine.
5. These guidelines do not address the more general prohibition of consuming medicines on Shabbat and Yom Tov.
IN ALLEGATO (PER L’INVIO TRAMITE POSTA ELETTRONICA) LA LISTA DI PESACH 2011 DEI MEDICINALI E QUELLA DEI PRODOTTI COSMETICI,A CURA DEL CONSISTOIRE DE PARIS
Rispetto alle indicazioni fornite l’anno scorso,Rav Alberto Moshe Somekh,come sempre assai disponibile a fornire il proprio apporto,conferma le indicazioni sulle acque minerali S.Pellegrino e Levissima (anche gassate e solo per citare quelle di marche distribuite a livello nazionale) ed ha in corso altre verifiche.
DAL SITO WWW.MOKED.IT10 Adar 2° 5771 – 16/03/11
Il Consiglio dell’A.R.I., anche sulla base delle dichiarazioni rilasciate in merito da Rav Luciano Caro, rabbino capo della Comunità ebraica di Ferrara, competente per territorio, che ha revocato la sua hashgachah, comunica che per il corrente anno i prodotti della Ditta Rustichelli di Faenza non sono riconosciuti Kasher Le-Pesach.
Rav Elia Richetti – Presidente dell’Assemblea dei Rabbini d’Italia
NOTA DEL SITO : si vorrà scusare l’impaginazione assai informale,dovuta a scarso tempo a disposizione ed a scelta di sostanza, più che di forma.Grazie.
lunedì 4 aprile 2011
"Laicità tradita" da www.moked.it
Il doppio peso utilizzato nelle sentenze citate (più nel caso Tosti che, in verità, nel caso Lautsi) non deve però meravigliare, perché sembra collocarsi coerentemente accanto a molte altre sentenze, pur essendovene state di contrarie,emanate nel tempo in Italia e che hanno consentito, anche in tempi recenti come ho avuto modo di scrivere da queste colonne, affermazioni di "superiorità" di una religione sulle altre che contraddicono la logica, la giustizia e la nostra Costituzione che vuole le varie fedi tutte uguali dinanzi allo Stato.
Se in alcune sentenze italiane è evidente il conformismo a certi influssi, la sentenza europea (dissento in parte dall'analisi di Tobia Zevi) non è poi così del tutto favorevole all'Italia come alcuni,ancora prima di approfondirne i contenuti, si sono affrettati a dichiarare in maniera roboante, quella tipica in genere dei "più realisti del re".
Un tema portante della sentenza sembra essere quello del "fotografare" la situazione italiana affermando di doversi astenere dal pronunciarsi su vari aspetti, cosa che non equivale a consenso anche se in odore di scappatoia.
Secondo la Corte, si legge nel comunicato stampa emesso, "se è vero che il crocifisso è prima di tutto un simbolo religioso, non sussistono tuttavia nella fattispecie elementi attestanti l’eventuale influenza che l’esposizione di un simbolo di questa natura sulle mura delle aule scolastiche potrebbe avere sugli alunni": la sottolineatura sul crocifisso individuato "prima di tutto" come "simbolo religioso" è tanto logica quanto poco recepita in gran parte delle tradizionali dichiarazioni,sincere o strumentali che siano, di folta parte del nostro mondo politico che, con le dovute eccezioni, attribuisce a questo simbolo un valore "universale", per certi versi anche con significato "oltre il religioso" (cosa che giustamente indigna alcuni settori cristiani), come tale da imporre "erga omnes" su non credenti e credenti vari acattolici.
Per certi versi ancora più significativo è questo passaggio, sempre tratto dal comunicato stampa della Corte Europea, riferito al Governo italiano: " aggiungeva poi che, oltre ad avere un significato religioso, il crocifisso simboleggia i principî e i valori che fondano la democrazia e la civilizzazione occidentale, e ciò ne giustificherebbe la presenza nelle aule scolastiche. Quanto al primo punto, la Corte sottolinea che, se da una parte la decisione di perpetuare o meno una tradizione dipende dal margine di discrezionalità degli Stati convenuti, l’evocare tale tradizione non li esonera tuttavia dall’obbligo di rispettare i diritti e le libertà consacrati dalla Convenzione e dai suoi Protocolli. In relazione al secondo punto, rilevando che il Consiglio di Stato e la Corte di Cassazione hanno delle posizioni divergenti sul significato del crocifisso e che la Corte Costituzionale non si è pronunciata sulla questione, la Corte considera che non è suo compito prendere posizione in un dibattito tra giurisdizioni interne": insomma, non mi pare si possa parlare di una strada del tutto in discesa.
Una grave lacuna, a mio modesto parere (salvo che non si siano chiusi gli occhi assai benevolmente), appare quella che riguarda la frettolosa accettazione delle affermazioni italiane che, in estrema sintesi, dichiaravano la non disparità di trattamento nel mondo dell'istruzione pubblica tra le varie fedi,ricordando che tutte hanno accesso nella scuola statale italiana, ma dimenticando di ricordare, evidentemente, che solo l'ora di religione cattolica vige peraltro a carico di tutti i contribuenti, variamente credenti o meno, mentre per gli altri l'accesso è a proprio carico e previa richiesta. Se poi aggiungiamo a ciò che l'ora alternativa è spesso inesistente, appare logicamente difficile affermare che tutte le religioni, anche nella scuola, godono di uguale trattamento.
Ma ciò posto il quesito che pongono Calimani e Zevi, facendo la propria strada e con le rispettive analisi, è chiaro: vogliamo o non vogliamo affrontare questo tema spinoso per cercare una soluzione che attui veramente quell'uguaglianza che la nostra Carta fondamentale detta, senza detrimento di alcuno e nel rispetto reciproco e dell'autonomia dello Stato rispetto alle religioni della libertà delle quali dovrebbe anzi essere garante?
Cento anni or sono, percorso purtroppo troncato dalla prematura morte che lo avrebbe colto nel giugno del 1861, Cavour evocava e predicava il concetto di separazione tra Stato e Chiesa e l'uguaglianza delle fedi: un percorso evidentemente ancora da completare.
Gadi Polacco, Consigliere della Comunità ebraica di Livorno