LO SGUARDO LUNGO

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lunedì 16 luglio 2012

Un "affaire" estivo livornese : la cena ebraica , ma fino ad un certo punto, nel giorno del compleanno di Amedeo Modigliani (z.l.)

Nel giorno del compleanno, il 12 luglio, del grande artista ebreo livornese Amedeo Modigliani (z.l.) , due iniziative si sono tenute a Livorno : una visita alla casa natale ,con brindisi finale a champagne e torta di compleanno, e presso un ristorante di Montenero una cena ebraica, preceduta da una conferenza dedicata al Maestro e da interventi artistici,organizzata dalla locale  Proloco in collaborazione,si leggeva, "con alcune signore della Comunità Ebraica Livornese".
Intrigante il menu : torta di ceci,acciughe alla povera,patè di pesce,salmone,crognolini fritti,cuscus con polpettine melanzane e ceci,fantasia di dolci della tradizione ebraica.
Nella sintesi di un giornale cittadino la cena viene invece poi descritta come organizzata in collaborazione con la Comunità Ebraica : opportuna,a questo punto, appare l'email agli iscritti diramata dalla Comunità stessa : " con riferimento a quanto apparso sulla stampa locale di ieri, il Rabbino Capo comunica di non aver rilasciato alcuna autorizzazione ad effettuare un pranzo Kasher e di non essere a conoscenza della manifestazione".
La questione,infatti, era non rischiare che qualcuno pensasse che la cena era certificata kasher e quindi potesse essere indotto a parteciparvi ritenendola tale, posta ovviamente la libertà di ciascuno di regolarsi come meglio ritiene.
L' "affaire" livornese, molto estivo , si complica quando sul più diffuso quotidiano locale (Il Tirreno) , peraltro a cena ormai avvenuta, appare una rettifica  fatta in nome e per conto della Comunità, nella quale effettivamente si ribadisce l'opportuna questione della kasheruth ma si aggiunge,cosa che indubbiamente si presta ( inutilmente) ad altre elucubrazioni, un passaggio comunicativamente non proprio vincente : "precisiamo che nessuna collaborazione da parte della Comunità Ebraica è stata concessa".
Ha quindi inizio un valzer di email, tra il serio e il faceto, nel quale si contesta che la cena sia stata considerata " disdicevole  perchè  la scelta dei "cibi" non è stata autorizzata  dalla Comunità Ebraica. Tale  cena,con menù suggerito da "alcune Signore della Comunità Ebraica livornese",non vedo perchè avrebbe dovuto ottenere l'imprimatur della Comunità.......Mala tempora currunt se,per elaborare un menù,occorre il consenso della propria comunità religiosa", si afferma con firma e tanto di numero di cellulare.
In una successiva email alla stessa fonte scappa anche una battuta ironica che un'altra destinataria della corrispondenza rileva giustamente  "per niente spiritosa",ovvero: "mi auguro che gli eretici golosi,incauti partecipanti al rito gastronomico , non vengano linciati dalla loro Comunità".
Evidentemente si è perso il filo storico seguendo il quale,arrivando sino ad oggi,si rileverebbe facilmente come i linciaggi ,od altri cruenti strumenti come ad esempio i roghi dell'Inquisizione,siano appartenuti ed in certe aree ancora appartengano ad altre culture,anche religiose.
Risponde un noto umorista locale che annota :"la serata è stata piacevolissima anche grazie all'impegno degli organizzatori, degli artisti e del noto ristoratore. Nessuno di noi ha trovato niente di scandaloso se si eccettua il fatto che la torta era forse un po' troppo diaccina", dovendosi spiegare a chi non lo sapesse che per torta si intende la livornesissima torta di ceci e che "diaccina" equivale a "freddina": la conclusione è secondo il detto livornese,ovvero che "mi sembra che qualcuno i problemi se li vada a cercare con il lanternino..."
Richiamato quale destinatario di queste email, cerco di sdrammatizzare la cosa ,parendomi opportuno,cerco di spiegare a chi evidentemente l'ignora l'importanza della kasheruth per l'ebraismo ed azzardo anche un'ipotesi complottistica : "non è che è in corso una macchinazione per coprire il vero scandalo, ovvero la torta diaccina?!
Se è questo il punto , con il caldo di questi giorni, all'amico ristoratore dovete perdonargli la cosa".
Cercando qualche spunto in una vicenda come si suol dire goliardica (detto con rispetto per la Goliardia,sia chiaro) a parte evidenziare la necessità di una miglior comunicazione che non dia adito a fantasiose interpretazioni , mi pare emerga un limite della nostra società , ovvero quello di non aver evidentemente ancora ben presenti le varie culture presenti in essa ed i rispettivi principi.
Diversamente, infatti e come pare invece che sia, non suonerebbe cosa strana o da sottovalutare quella del rispetto delle regole alimentari della kasheruth da parte di quanti vogliano legittimamente osservarle : è anche questa una carenza di Laicità di questa società evidentemente non ancora sufficientemente aperta ,per certi aspetti illiberale,e che pertanto non riesce tutto sommato a vedere come ovvie e normali le scelte che si differenzino da quella che si ritiene  la via maestra, valida "erga omnes",alla quale tutti dovrebbero uniformarsi.
Oggi comunque  l' "affaire" della cena Modigliani approda all'onore delle cronache de "Il Tirreno" e speriamo che vada a concludersi all'insegna dell'intelligente ironia che caratterizza e lega, almeno così spero, tutti i cittadini di questa città.
Una bella cena "riparatrice", certificata kasher così da poter includere tutti , non sarebbe forse la soluzione migliore?!
Gadi Polacco
Comunitando
www.livornoebraica.org

domenica 15 luglio 2012

Cordoglio per la scomparsa di Massimo Guantini

Mi unisco ai sentimenti di cordoglio per la scomparsa di Massimo
Guantini, persona che ho avuto modo di conoscere ed apprezzare anche
grazie al mio impegno nelle istituzioni ebraiche,con le quali egli
intrattenne sempre ottimi rapporti testimoniati dalla sua presenza e
dalla sua collaborazione a tante iniziative. Le più sincere condoglianze
alla famiglia.

Gadi Polacco

Comunitando
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lunedì 25 giugno 2012

Il Rabbino Laras commenta il mancato conferimento della cittadinanza onoraria di Milano al Dalai Lama

Il Rabbino Prof. Giuseppe Laras, Presidente Emerito dei Rabbini Italiani e già Rabbino Capo di Livorno e Milano , interviene sull'imbarazzante, per molti versi, caso milanese che ha visto retrocedere l'Amministrazione Comunale dalla promessa concessione al Dalai Lama della cittadinanza onoraria.
Gadi Polacco
www.livornoebraica.org


Ho avuto il piacere, alcuni anni or sono, di conoscere personalmente l'attuale Dalai Lama, potendone apprezzare gli elevati sentimenti di umanità e di amore per le persone.

Il presente recentissimo rifiuto del Sindaco e della Giunta Comunale della Città di Milano di conferire, come viceversa promesso in un primo tempo, la cittadinanza onoraria al Dalai Lama, suona grave e sconcertante da molti punti di vista.

Spiace, in particolare, osservare che per ragioni di politica contingente sembrino messi a tacere i più elementari e fondativi principi etici, stante soprattutto la resistenza pacifica testimoniata da anni dal Dalai Lama contro tentativi reiterati di spegnere una voce dissonante di libertà.

E' triste ed angoscioso osservare che ai diritti umani sembrino così maggiormente salvaguardati gli interessi politico-economici.

E tutto ciò è ancora più grave e preoccupante avvenendo in uno Stato sovrano, l'Italia, per pressione di governi stranieri.

Rav Prof. Giuseppe Laras

domenica 10 giugno 2012

RINNOVATO IL CONSIGLIO DELLA COMUNITA' EBRAICA DI LIVORNO ED ELETTO IL CONSIGLIERE LABRONICO ALL'UNIONE DELLE COMUNITA' EBRAICHE ITALIANE.

Si sono chiuse con buona affluenza ,alle 17.30, le urne presso il seggio
istituito oggi alla Comunità Ebraica di Livorno.
Si votava per il rinnovo,effettivamente tale visto che metà del
Consiglio uscente non avrebbe potuto ricandidarsi per cumulo di mandati
consecutivi), del direttivo della Comunità labronica ed anche per
eleggere il Consigliere Nazionale di spettanza livornese che per i
prossimi quattro anni opererà nel consesso ebraico nazionale.

In attesa dei dati definitivi, è comunque assodato che al Consiglio
Nazionale andrà Daniele Bedarida , mentre nel Consiglio locale siederanno
Silvia Ottolenghi Bedarida,Gianfranco Giachetti,Franco Levi,Vittorio
Mosseri , Daniele Polacco e Guido Servi..

A breve si terrà la prima riunione d'insediamento nel corso della quale
si nomineranno le cariche (Presidente, Vicepresidente,Giunta) e verranno
distribuite le deleghe di ciascun componente del direttivo.

Entro luglio si riunirà invece il Consiglio Nazionale che anche dovrà
provvedere a nominare Presidenza e Giunta.

Nel ringraziare quanti hanno collaborato allo svolgimento delle
votazioni, un augurio di buon lavoro agli eletti e l'auspicio, quasi
certezza, che anche coloro che non sono stati nominati non mancheranno,
alla pari di tanti altri iscritti, di dare il proprio prezioso
contributo alla vita della Comunità.

Gadi Polacco
www.livornoebraica.org


Foto : un momento delle votazioni

mercoledì 6 giugno 2012

7 giugno 2012 : 45 anni dalla riunificazione di Gerusalemme

Egregio Direttore,
si dice che Napoleone, entrando in una Sinagoga nel corso del digiuno del 9 di Av,giorno di lutto che ricorda la distruzione del Tempio di Salomone ,abbia chiesto a quando risalivano i fatti per i quali gli ebrei ancora portavano il lutto cosi' intensamente.
Alla risposta che cio' era accaduto più' di duemila anni prima,avrebbe commentato asserendo ,prevedendo cio' che sarebbe successo ben dopo la sua scomparsa,che un popolo che da duemila anni piange la propria terra un giorno vi avrebbe sicuramente fatto ritorno.
In realta' gli ebrei,nonostante periodi avversi ripetutisi nella storia tragicamente,non hanno mai smesso di abitare l'odierna terra d'israele e la sua capitale, Gerusalemme.
Indubbiamente,pero', la "profezia" napoleonica si e' concretizzata in due passaggi,la nascita di Israele nel 1948 e la riunificazione di Gerusalemme avvenuta il 7 giugno di 45 anni or sono.
Citta' particolare per le tre religioni monoteistiche,per quella ebraica riveste pero' un ruolo centrale ed insostituibile.
Non e' quindi un caso che,sino all'entrata delle emozionate e commosse truppe israeliane nella Citta' Vecchia (dove ha sede il cosiddetto Muro del Pianto) ,agli ebrei fosse impedito dalle autorita' giordane che detenevano la citta' l'accesso ai luoghi ebraici (in violazione all'armistizio del 1948).
Anzi agli israeliani di qualsiasi fede era impedito di accedere ai rispettivi significativi luoghi.
In seguito alla riunificazione avvenuta con la Guerra dei Sei Giorni , Israele emano' una legge che ad oggi garantisce il libero culto per tutti.
Quale sia la visione che si ha della questione mediorientale ,anche questo e' un aspetto che marca la differenza tra le parti in causa.

Cordialmente
Gadi Polacco
www.livornoebraica.org
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domenica 3 giugno 2012

UNIONE DELLE COMUNITA' EBRAICHE ITALIANE : SOLIDARIETA' AI TERREMOTATI. OFFERTO L'USO DELLA COLONIA DI CALETTA DI CASTIGLIONCELLO. COMUNITA' DI LIVORNO AL VOTO DOMENICA 10 GIUGNO 2012





Un aggiornamento sulla tragedia del terremoto verrà effettuato dall'Unione delle Comunità Ebraiche Italiane nella riunione di Giunta del 4 giugno 2012, con una disamina particolare della minaccia che incombe anche su beni cultuali e culturali ebraici delle zone colpite, di inestimabile valore per l'identità di tutti gli italiani.

Il portale www.moked.it (sito ufficiale Ucei) informa che " un appello agli iscritti delle Comunità a donare in favore delle vittime del sisma è stato lanciato dal presidente della Comunità ebraica di Roma Riccardo Pacifici, che ha invitato l’Ospedale israelitico della Capitale a mettere a disposizione il proprio personale medico e a porre in opera un progetto per portare gli operatori sociali delle Comunità esperti in campo psicologico a offrire il proprio contributo per alleviare il disagio dei soggetti più deboli, soprattutto anziani e bambini", come avvenuto anche in occasione del sisma nelel Marche.

" E proprio per i bambini",ricorda sempre Moked.it, " la Comunità ebraica di Trieste...mette a disposizione le strutture della Colonia Carlo Morpurgo che si trovano sul Carso, a pochi passi dal confine con la Slovenia"

Anche Livorno potrebbe essere interessata direttamente perchè,come per Trieste, anche la colonia estiva di Caletta di Castiglioncello viene messa a disposizione.

Con un occhio vigile a quanto accade nelle zone colpite ormai da settimane dalle continue scosse telluriche, prosegue intanto  il cammino dell'ebraismo italiano verso le elezioni del 10 giugno 2012 , con le quali verrà rinnovata l'Assemblea Nazionale che diverrà il consiglio dell'ebraismo italiano per i prossimi quattro anni.

Candidati per il seggio spettante a Livorno Gadi Polacco, già Consigliere nazionale e Consigliere uscente della locale Comunità, e Daniele Bedarida, delegato all'ultimo congresso e studioso dell'ebraismo livornese.

Alle consultazioni nazionali sono collegate anche le elezioni anticipate , in base all'accordo stipulato circa undici mesi or sono, per il locale Consiglio della Comunità labronica : essendo stata adottata in pieno, in loco, la norma nazionale che impone uno stop per un turno a chi abbia alle spalle almeno tre mandati, non saranno candidati in questa tornata tre Consiglieri uscenti , Samuel Zarrugh, David Novelli e Gadi Polacco.

Una decina i candidati che si sono presentati a questo appuntamento : ogni elettore potrà esprimere sino a tre preferenze (una per il Consiglio Nazionale).

Comunitando
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