LO SGUARDO LUNGO

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mercoledì 7 aprile 2010

Paragoni inopportuni da parte di esponenti della Chiesa rischiano di creare pericolosi e fuorvianti paralleli storici

COMUNICATO STAMPA  

 

 

La posizione tradizionale dell’ebraismo italiano nei rapporti con le altre fedi religiose rimane quella del reciproco rispetto e della pari dignità, accompagnati dall’impegno di non intervenire e non interferire nelle questioni interne che non possono che riguardare direttamente i fedeli di ogni singola religione.

 

Gli eventuali silenzi delle gerarchie ecclesiastiche sui comportamenti di taluni  rappresentanti del clero sono un problema interno al mondo cattolico, la cui soluzione non riguarda quindi in alcun modo il mondo ebraico, né gli organismi che lo rappresentano in Italia. Le opinioni espresse da singoli, a qualsiasi religione appartengano, sono e rimangono legittime opinioni personali.

 

Alcuni interventi e alcuni paragoni inappropriati e inopportuni, che preoccupano ancor più in quanto provenienti da autorevoli esponenti della Chiesa cattolica, rischiano di creare pericolosi e fuorvianti paralleli storici.

 

Alle comunità ebraiche, e non solo italiane, sta a cuore che il complesso dialogo con il mondo cattolico continui sul piano culturale, religioso e politico, e si sviluppi in un clima di collaborazione e di confronto costruttivo che  certe dichiarazioni possono solo rendere più difficile.     

 

 

                                                                             Renzo Gattegna

                                                              Presidente dell’Unione delle Comunità

                                                                            Ebraiche Italiane

 

 

Roma, 7 aprile 2010

 

 

 

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