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domenica 8 febbraio 2009

ELEZIONI POLITICHE IN ISRAELE : UNA PREVISIONE LIVORNESE.

Comunitando
www.livornoebraica.org
link "Livornesim"
(a cura di Gadi Polacco)

ELEZIONI POLITICHE IN ISRAELE (10.02.09) : LE PREVISIONI LIVORNESI DI SERGIO MOLCO
Sergio Molco, livornese da Israele, "deposita" nelle mani virtuali di "Comunitando" le labroniche previsioni circa l'esito delle elezioni politiche in programma in Israele il 10.02.09
Voglio depositare nelle tue mani la mia previsione : gli scrutini saranno una sorpresa per tutti quelli che davano per scontata una vittoria netta di Netaniahu .Se calcoli che le varie parabole dei partiti piu` forti in lizza sono partite da prima dell'operazione a Gaza con vistose differenze di favore ,avvicinandosi all'appuntamento sembra che dovranno accorciare ancora di piu` le distanze tra di loro .Gli ultimi sondaggi permessi apparsi sui vari giornali del fine settimana accordano ancora al Likud di Netaniahu 25 /27 seggi  ,al Kadima della Livni 21 /23 , ad Israel Betenu di Liberman 17/19 , ed alla Avoda` di Barak 15 /17 seggi.  .Ma la mia opinione e` che ci saranno ulteriori movimenti che incideranno soprattutto agli estremi della compagine e nel caso che la partecipazione alle elezioni giungesse a piu` del sessanta per cento, gli indecisi favoriranno soprattutto chi ancora appare come il vincitore dell'operazione di Gaza ,cioe` Ehud Barak . Egli ha gia` avuto l'incarico di primo ministro, al pari di Netaniahu, ed in questo senso anch'egli e` meritorio di un nuovo tentativo .C'e` gia`, comunque, chi ventila la possibilita` di una rotazione di governo per Livni e Netaniahu ,come avvenne in passato tra Shamir e Peres i qualii riuscirono con questa soluzione a concludere il loro mandato.  Pero` non e` detto che in definitiva non avremo sorprese ancor piu` sconcertanti .In questo caso a  Peres ,ora presidente ,non sara` piu` cosi` scontato come pareva fino a poco tempo fa a chi affidare il compito di formare il governo ed anche non sarà così chiaro su quali accordi i partiti della coalizione daranno gli indirizzi operativi e per quanto tempo questi reggeranno .
Quello che e` certo e` che qualsiasi risultato confermera` la profonda insoddisfazione dell'elettorato israeliano per la classe politica ,ritenuta notoriamente  inaffidabile per il continuo cambiamento di rotta di chi e` andato al potere che, o per costrizione o per tardo convincimento ,ha inziato immediatamente a mettere in pratica la politica degli avversari piuttosto di quella dei suoi sostenitori !
Si spera ,almeno ,che chi avra` l'incarico non sia sospetto di corruzione e connivenza con quelli che sono ritenuti i veri padroni del paese e cioe` le trenta famiglie che si spartiscono tutta la ricchezza del paese .
Come si suol dire, "tutto il mondo è paese". Tra poco sapremo comunque se le sensazioni del nostro Sergio sono esatte.

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